• La tricomail.

    La tricomail.

    Nella grande maggioranza dei casi visito il mio paziente due volte all’anno.
    Sei mesi sono un tempo che reputo corretto per apprezzare il risultato della terapia tricologica e ritengo privo di senso imporre al paziente scadenze più ravvicinate.
    Incoraggio però tutti a rivolgersi a me via mail per qualsiasi dubbio, domanda, problema connesso con la gestione dei propri capelli perchè può capitare che nell’arco di un semestre sopravvengano situazioni che richiedano un consiglio.
    Che fare? La soluzione più comoda, veloce, completamente gratuita, è di scrivere una mail in cui si descrive il problema.
    Questo consente di ottenere un aiuto immediato, senza dover attendere la visita successiva ma soprattutto, quando possibile, di risolvere senza particolare stress situazioni improvvise che con un consiglio tempestivo possano essere facilmente risolte.
    Alcuni esempi: compare una produzione abbondante di forfora che lo shampoo abituale non riesce ad allontanare; si manifesta un fastidioso prurito al cuoio capelluto; il paziente perde la ricetta rilasciata, frequentissimo!
    Tutti questi sono piccoli problemi che possono essere risolti rapidamente.
    Poi esistono situazioni che invece richiedono una stretta connection con lo Specialista: patologie come l’Alopecia Areata necessitano di una gestione farmacologica variabile e, utilizzando spesso farmaci importanti per uso sistemico, richiedono un frequente scambio di informazioni col proprio Dermatologo. La diffusione del mezzo informatico consente di essere davvero molto vicini, di risolvere dubbi e problematiche, sostanzialmente fornendo un supporto globale.
    Devo dire che questo servizio, ripeto, completamente gratuito, ha riscosso un elevatissimo gradimento.
    Esistono però condizioni in cui non è possibile usufruirne.
    Una mail, ad esempio, non sostituisce una visita: sarebbe del tutto scorretto, rischioso e non professionale proporre una terapia in risposta alla mail di qualcuno che non si sia mai visitato almeno una volta.
    E nonostante ciò io rispondo sempre a tutti, molto rapidamente.
    Non posso poi dimenticare alcune mail ricevute nel corso degli anni, alcune tragicomiche, con situazioni paradossali createsi in conseguenza di una diffusa (mal)informazione esistente sulla carta stampata o su Internet.
    Ne riporto una con un semplice copia-incolla, senza alcuna correzione di errori grammaticali:
    “ Tre mesi fa’, seguendo il consiglio su una rivista, ho stofinato per 6-7 gg URINA sulla testa. Per migliorare la capigliatura diceva. Sono stato male, quasi svenivo e dopo 3 masi ancora non posso fare la tintura o mettere gel con alcool che mi brucia la cute.
    Posso aver provocato una esfoliazione. Come ne esco.
    grazie ho bisogno del suo consiglio.”
    Purtroppo questa non è una scenetta da film comico come quella della lettera dettata
    da Totò nel famoso film “Totò, Peppino e la malafemmena”, 1956, da cui ho
    preso l’illustrazione per questo articolo.
    Succede anche questo, e complimenti a chi ha diffuso una tale idiozia.

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