Alopecia androgenetica maschile dopo i 40 anni.
I soggetti di questa fascia d’età che richiedono una consulenza tricologica non rappresentano più una percentuale trascurabile. Nel corso degli ultimi 10 anni il loro numero è andato in costante crescendo.
Poichè la teoria afferma che un’Alopecia androgenetica sia autorisolutiva intorno ai 40 anni, possiamo considerare che costoro abbiano perso il treno tricologico?
Proprio no: come spesso succede la pratica è diversa dalla grammatica.
Anche questi pazienti possono ottenere un buon risultato, talora addirittura straordinario, semplicemente utilizzando le stesse terapie di un ventenne. E questo poichè il loro processo androgenetico non è concluso per semplici ragioni anagrafiche. Se il processo è attivo è anche suscettibile di miglioramento.
Si tratta di maschi che riferiscono un progressivo peggioramento del quadro tricologico che determina la richiesta di consulenza. Le ragioni di questa richiesta “tardiva” sono molteplici ma personalmente le accetto senza particolare discussione: il punto zero di ogni mio paziente è il momento della prima visita, che abbia 20, 30 40 o 50 anni: da lì si parte. Come accennato, le armi terapeutiche non differiscono nelle varie fasce di età e considerando la loro tollerabilità vale la pena di tentare.
Partendo quindi dal punto zero dell’ over 40, documentiamo fotograficamente i suoi progressi. Come esempio scelgo un simpatico Programmatore nato nel 1962, che quindi compirà mezzo secolo l’anno prossimo. Nessun trattamento fino a un anno e mezzo fa.
Mi ha dichiarato di non farcela più a vedersi coi capelli rasati.
Senza alcuna promessa ha iniziato una semplice terapia che ha determinato i risultati che sono illustrati. Credo di poterlo definire un uomo tricologicamente più felice.
In questo caso, come in tutti quelli che non hanno ancora iniziato una terapia farmacologica, sconsiglio di ricorrere immediatamente all’autotrapianto: cerchiamo di ottenere prima una buona preparazione coi farmaci a disposizione. Se, in un secondo momento, vorranno sottoporsi all’intervento, nessun problema: determinati risultati in questa fascia d’età sono raggiungibili anche attraverso la chirurgia.
E se poi dovesse succedere che un intervento programmato possa essere annullato per i risultati raggiunti, ok, paziente felice e chirurgo un po’ meno.
Preferisco il primo.
Buonasera; volevo cortesemente chiedere se ci sono contro indicazioni ad assumere la finasteride anche dopo i 40 anni. Ho sentito infatti che può alterare il valore del psa qualora si effettuino controlli alla prostata. Vi ringrazio
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ciao Alessandro, la decisione deve essere presa nel singolo caso. 1 mg di Finasteride non determina variazioni significative del Psa (al contrario del dosaggio urologico di 5 mg).
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