Alopecia androgenetica dai 20 ai 30 anni.
Alopecia androgenetica maschile dai 20 ai 30 anni.
Questa è la decade in cui si rendono progressivamente evidenti le manifestazioni androgenetiche. La considero la decade più critica perchè, in assenza di una terapia specifica, l’assottigliamento prima e il diradamento poi, determineranno il quadro tricologico del maschio adulto. L’evoluzione è subdola e graduale, non si perdono i capelli dalla sera alla mattina.
Le aree interessate sono inizialmente le tempie e la linea frontale.
Il processo androgenetico determina una miniaturizzazione delle dimensioni dei bulbi e quindi dei fusti corrispondenti. Non si osserva diradamento ma solo un aumento di trasparenza, soprattutto in condizioni di buona illuminazione. La maggior parte dei miei pazienti riferisce di odiare gli ascensori provvisti di specchio!
Col progredire della decade, anche le aree centrali, mid scalp e vertex, vengono interessate, rendendo il processo molto più evidente.
La fase di assottigliamento dura anni. A un certo momento i bulbi diventano così piccoli da non essere in grado di produrre un fusto: inizia, sovrapponendosi alla prima fase, quella del diradamento. Anche questo non è un processo rapido ed evidente. Nell’Alopecia androgenetica non si riscontra una vera caduta di capelli, non si trovano molti elementi sul cuscino o nella doccia. Il soggetto interessato si rende conto che qualcosa sta cambiando sulla propria testa anche se non riesce a giustificarla in assenza di segni tangibili: capelli in giro non se ne trovano.
Questo tipo di evoluzione, per la quale l’aggettivo subdola è perfettamente qualificativo, si manifesta nella decade 20-30 anni.
Non è mai prevedibile quanto il processo androgenetico, in assenza di una terapia, possa progredire spontaneamente.
E questo in conseguenza della componente genetica sulla quale oggi non possiamo in alcun modo intervenire.
La genetica sostanzialmente è la predisposizione all’ evoluzione più o meno grave della calvizie.
Alcuni meno fortunati saranno destinati a situazioni tricologiche gravi in un’età ancora giovanile, altri avranno quadri variabili all’interno della scala di Norwood.
IMG SCALA NORWOOD
L’intervento terapeutico dello Specialista consente di interrompere questa evoluzione progressiva.
E più precoce l’intervento, migliori i risultati.
Le terapie che abbiamo a disposizione infatti hanno anche una ottima capacità preventiva: intervenire sui primi gradi androgenetici darà risultati più soddisfacenti che non su quelli più avanzati per i quali solo la chirurgia potrà essere fondamentale.
La terapia farmacologica si avvale di poche ma efficaci armi terapeutiche: Finasteride, Minoxidil, antiandrogeni topici, alcuni integratori come Serenoa Repens.
Il buon utilizzo e la gestione attenta da parte di uno Specialista esperto otterranno i migliori risultati possibili.
Il fai da te è assolutamente da evitare.