Balle spaziali.
Quest’estate mi è capitato di leggere un articolo “curioso” sull’allegato settimanale di un noto quotidiano. L’argomento erano i capelli e un “celebre medico ayurvedico” dichiarava che “la forfora è dovuta ad un sovraccarico del fegato che, non riuscendo ad espellere tutte le tossine, provvede ad eliminarle attraverso le ghiandole sebacee”. Ragion per cui, per curare questo problema, “è meglio limitare l’assunzione di prodotti contenenti lievito, agrumi, grassi e fritti, formaggio, alcol in eccesso, zucchero e cibi molto piccanti e speziati”.
Ora, io mi rendo conto che tutte queste parole abbiano un appeal incredibile e che sia estremamente intrigante credere che la forfora sia dovuta ad un malfunzionamento del fegato.
Ma è una colossale bugia.
Non posso fare a meno di scriverlo.
Perchè la verità è che la forfora è uno dei sintomi della dermatite seborroica, un processo infiammatorio del cuoio capelluto dovuto alla proliferazione di colonie fungine note con il nome di Pityrosporum Ovale, responsabili di una gamma di disturbi che comprende prurito, bruciore, forfora e desquamazione del cuoio capelluto. Non per niente la terapia della forfora e della dermatite seborroica prevede l’utilizzo di prodotti a base di Ketoconazolo, un antimicotico che, agendo per contatto sul cuoio capelluto, riduce il numero di colonie fungine e conseguentemente attenua i sintomi correlati.
C’è una bella differenza rispetto al malfunzionamento del fegato, vero?
Questa grande bugia me ne richiama immediatamente in mente un’altra: l’eccessiva produzione di sebo non permette ai bulbi di respirare e, soffocandoli, fa cadere i capelli.
Chi non ha letto o sentito questa enorme bugia?
Tantissimi pazienti mi chiedono spiegazioni e io lo faccio sempre molto volentieri: i bulbi, come tutti gli organismi cellulari del nostro corpo, respirano grazie all’ossigeno fornito dalla circolazione sanguigna, per cui la presenza di un eccessivo sebo rappresenta solo un disagio cosmetico, ma non compromette assolutamente la vitalità dei follicoli piliferi.
Mi rendo purtroppo conto che dietro la celeberrima bugia”il sebo soffoca il capello” ci sia un proliferare di prodotti e trattamenti cosmetologici mirati a “pulire” e “purificare” il cuoio capelluto, con la promessa e spesso la garanzia che il bulbo, finalmente libero da cio’ che lo soffocava, sia capace di produrre nuovamente un capello.Tutto cio’ porta a un ingente e parallelo guadagno.
Ma così non va bene.
Non va assolutamente bene.
Così è giocare sporco.
Quello che ripeto sempre ai miei pazienti è che il capello è una parte anatomica del corpo umano, e come tale va considerato, studiato e curato. Non sara’ intrigante, ma è serio.