• FUORI DI TESTA: FINASTERIDE E DEPRESSIONE.

    FUORI DI TESTA: FINASTERIDE E DEPRESSIONE.

    L’idea per questo articolo nasce da una questione che un paziente mi ha posto via mail.
    Esiste un rapporto fra Finasteride e depressione?
    Ci sono due articoli pubblicati sull’argomento, il primo nulla di più che una sorta di intervista ad un numero esiguo di utilizzatori del farmaco, il secondo decisamente più interessante.
    Titolo: Sintomi depressivi e pensieri suicidi fra ex utilizzatori di finasteride con persistenti effetti sessuali collaterali.
    Il 75% dei soggetti INTERVISTATI ha affermato di essere depresso.
    Il 44% dei soggetti INTERVISTATI ha affermato di avere pensieri suicidi.
    L’autore suggerisce di considerare il POTENZIALE rischio ma ammette che i dati siano solo preliminari e necessitino di ulteriori studi controllati.

    Le mie osservazioni personali:

    1) il 100% dei miei pazienti, in sede di prima visita, ammette di essere disturbato dalla propria situazione tricologica, ansia e/o depressione.
    2) col passare del tempo questo atteggiamento muta decisamente in positivo al punto che una quota superiore al 90% non si preoccupa più dei propri capelli.
    3) Il 100% dei miei pazienti non ha MAI manifestato idee suicide.
    4) Il 100% dei miei pazienti non ha MAI manifestato disturbi sessuali persistenti.
    5) Il 100% dei pochissimi pazienti (<1%) ha risolto spontaneamente i presunti disturbi sessuali escludendo che fossero in rapporto all’utilizzo di finasteride.

    Le mie osservazioni sull’articolo:

    1) pazienti presi in considerazione: 61, numero che in campo scientifico è praticamente ridicolo.
    2) gruppo di confronto: 29. Perchè SOLO 29 e non almeno 61? Poco serio.
    3) metodo d’uso: intervista…
    4) valutazione psichiatrica? sociale? economica? professionale? affettiva?
    e potrei proseguire.

    Domando all’autore, sulla base delle mie osservazioni sui MIEI pazienti: meglio iniziare una terapia tricologica con un antidepressivo?
    Ma gli antidepressivi possono indurre un peggioramento tricologico.
    Ma la depressione induce un peggioramento tricologico.
    La sindrome depressiva viene considerata maledettamente diffusa in tutte le popolazioni occidentali (percentuali a due cifre!). In Italia si tratta di 6.000.000 di pazienti (rapportate questi 6 milioni con i 61 soggetti dell’articolo o meglio, rapportatelo con i 350.000.000 di Americani).
    Inoltre è noto il rapporto fra depressione e disturbi sessuali (eiaculazione precoce, rifiuto dei rapporti sessuali, disfunzione erettile ecc.) del tutto estrinsecato dall’uso di Finasteride.
    La mia impressione è che si sia “costruito” un articolo semplicemente gettando un sasso con gli occhi bendati.
    Consentitemi di dissentire, pesantemente.

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