La malattia di Socrate
“Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza”. Così diceva il filosofo qualche secolo fa. Per me è diventata legge Divina. E nonostante contro questa legge si accaniscano in molti, costoro sono destinati a perire, l’ignoranza è malattia incurabile.
Questo articolo nasce, come spesso accade, dall’invito di un paziente che mi ha proposto di commentare una serie di affermazioni pubblicate anonimamente su Internet circa presunti effetti collaterali della Finasteride.
Osservo subito come non venga fatta distinzione alcuna fra i due dosaggi del farmaco disponibili sul mercato, 1 e 5 mg. Già questo sarebbe un errore madornale ma non fermiamoci qui. Vengono proposti effetti collaterali suddivisi in rigide categorie: maggiori e minori, a loro volta raggruppati per frequenza, più comuni, meno comuni, rari, ad incidenza ignota.
Mi accorgo subito di un fatto curioso: dei disturbi segnalati la stragrande maggioranza sono stati da me sperimentati personalmente: intendo ne ho “sofferto” io stesso.
Naso che cola, stanchezza, diarrea, mal di schiena, mal di testa, aumento di peso, formicolii, ipotensione ortostatica (quella sensazione di leggero giramento di testa alzandosi bruscamente da sdraiati all’impiedi), prurito, perdita di peso. Alt: perdita o aumento? Entrambi, mah…
E ancora: brividi, sudori freddi, confusione, debolezza, naso tappato, mal di stomaco, mal di pancia: li ho avuti tutti!
Poi c’è il gruppo dei sex-sides di cui ho già parlato: ne analizziamo però due in particolare.
Infertilità maschile: questa è una affermazione scientificamente e decisamente falsa. Finasteride, al dosaggio di 1 mg, non determina alcuna alterazione della spermatogenesi. Falso quindi che ne sia responsabile. E falso il redattore anonimo di questa affermazione. Poichè non vengono citate ulteriori specificazioni me ne permetto una io, nata dall’osservazione e discussione coi miei pazienti. Esiste una patologia piuttosto frequente nel giovane che si chiama varicocele, una problematica questa sì connessa con l’infertilità. In questi soggetti insisto sempre affinchè il problema venga affrontato e risolto in modo da non doversi pentire nella fascia di età successiva al momento di desiderare una paternità.
Disfunzione erettile: è una problematica di gran moda visto che quotidianamente vengono consumate 300.000.000 di compresse di Viagra, Cialis, Levitra, Spedra ecc. ecc.
Per capirci solo un centocinquantesimo di questo numero era a Modena per il concerto di Vasco.
Ad un rapido anche se approssimativo calcolo, direi per difetto, un maschio su 10, al mondo, utilizza questa categoria di farmaci ogni santo giorno che Dio manda in terra. Sottraendo dai circa 3 miliardi di maschi in circolazione i bambini (la maggioranza), i grandi anziani, gli ammalati, i membri del Clero di diverse Religioni (ma qui potremmo anche discutere), un elevato numero di abitanti dei 5 continenti non ancora raggiunti dal progresso farmacologico, non ci sarebbero proprio i numeri per un consumo così elevato. Eppure è così, e per quale ragione? A moltissimi si rende necessario quell’aiutino psicologico, ancorchè costoso, per affermare la propria virilità. Complimenti!
Un’enorme quota di questi mangiafarmaci contro la disfunzione erettile non ha mai sentito neppure nominare la Finasteride.
Vediamo quindi di tirare le somme: praticamente tutti gli effetti collaterali citati possono manifestarsi in diversissime condizioni e in soggetti che non hanno mai assunto Finasteride. Io ne sono il fulgido esempio. Per non farvi mancar niente, come ad alcuni dei miei pazienti che me l’hanno candidamente chiesto, dico anche che la mancata utilizzazione da parte mia della Finasteride per uso tricologico è dovuta, ahimè, ad un dato anagrafico. Al momento della sua uscita in commercio il vostro Specialista era più vicino al mezzo secolo che ai 40. Ho perso il treno.
Quello che fa spesso girare le palle rimane il vizio di molti (anonimi) di lanciare gratuite affermazioni prive di valore scientifico se non addirittura false.
Lasciate che a far girare le palle siano quelli che lo fanno in maniera agonistica: in questo campo sì che è proprio divertente.
Lascia un commento →